Home » Blog » Oncologia » Tumori mammari nel cane e nel gatto
I tumori mammari sono tra le neoplasie più frequenti nel cane e nel gatto, sono al secondo posto nel cane, dopo i tumori della cute, ed al terzo posto nel gatto, dopo i tumori della cute ed i linfomi.

Nella cagna è accertata l’ormono-dipendenza di questa neoplasia, vi è quindi un’azione preventiva della sterilizzazione se eseguita prima del calore fino al massimo al secondo calore. Le più recenti linee guida consigliano la sterilizzazione del cane tra il primo ed il secondo calore, per permettere alla cagna di raggiungere il massimo dello sviluppo, che può non essere completo prima del primo calore, con il rischio quindi, se sterilizzata in questo momento, di predisporla ad altre patologie.

I tumori mammari possono essere benigni o maligni; tra quelli maligni vi sono diversi istotipi, con diverse caratteristiche biologiche e quindi prognostiche.

Nella cagna il rapporto tra tumore benigno e maligno è 1:1 mentre nel gatto 1:4

I tumori mammari si possono presentare come noduli singoli o multipli, di diverse dimensioni, che aumentano più o meno velocemente di volume, spesso sono duri e mobili, occasionalmente adesi, infiltranti e ulcerati.

Il tasso metastatico varia in funzione del tipo di tumore. Gli organi maggiormente colpiti da metastasi nella cagna e nella gatta sono i linfonodi regionali, seguiti da polmoni, ossa e fegato.

DIAGNOSI

Qualsiasi nodulo mammario deve essere indagato mediante un esame citologico per accertarne l’origine mammaria e differenziarlo da altri tumori cutanei e/o da mastiti, iperplasia lobulare nel cane e fibroepiteliale nel gatto.

Purtroppo l’esame citologico non permette la differenziazione dei tumori benigni dai maligni, quindi diventa necessaria l’asportazione chirurgica seguita dall’esame istopatologico di tutti i noduli asportati.

STADIAZIONE

Non potendone escludere l’origine maligna, prima della chirurgia si consiglia di eseguire una stadiazione completa per escludere la possibile presenza di metastasi ai linfonodi tributari e/o a distanza. Gli esami necessari prevedono esame emocromocitometrico, biochimico, radiografie toraciche in tre proiezioni ed ecografia addominale. La TC rappresenta un’indagine ottima per eseguire una stadiazione più accurata, soprattutto a livello di possibili metastasi polmonari e per il controllo di tutti i linfonodi.

TERAPIA

La terapia d’elezione è la chirurgia, salvo per i casi di carcinoma infiammatorio dove risulta normalmente controindicata. Se eseguita precocemente la chirurgia è risolutiva e la prognosi ottima nel cane, mentre rimane più infausta nel gatto.

L’invasività chirurgica (mastectomia totale o parziale, monolaterale o bilaterale) e la linfoadenectomia devono essere decise caso per caso dallo specialista in accordo con il proprietario.

L ’obbiettivo resta la prevenzione tramite la palpazione regolare delle mammelle a casa da parte del proprietario e dal proprio veterinario in occasione delle visite di routine per ottenere una diagnosi precoce e quindi una prognosi favorevole.

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