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La tartaruga è un rettile che suscita molta simpatia, per la sua peculiare caratteristica di possedere
uno scudo osseo, al cui interno è contenuto e riparato tutto il corpo. E’ modo comune dire che “le
tartarughe si muovono trasportando sempre la loro casa”. Questa associazione casa/tartaruga, ha
senza dubbio fatto si che l’uomo la consideri un animale divertente e da compagnia. La tartaruga
non è tuttavia un animale da compagnia nel senso classico del termine, cioè da tenere in casa e
da coccolare.

Tre domande da porsi prima di prendere una tartaruga

1) Se non ho nessuno spazio all’aperto (balcone, cortile, giardino), posso tenere sempre in casa
la tartaruga?
2) Devo costruire un recinto in giardino, per evitare che la tartaruga scappi?
3) Dovrò occuparmi del suo letargo invernale?

Sebbene sia possibile far vivere nel terrario la tartaruga, così come sul balcone o nel cortile, o
ancora sul pavimento di casa, dobbiamo tuttavia domandarci se sia naturale imporre delle
limitazioni così forti ad un rettile che per sua natura è nato per camminare su un prato e muoversi
in spazi vasti come un bosco. E’ quindi sempre da scoraggiare l’acquisto di una tartaruga di terra,
se non le si può offrire uno spazio in giardino; tale considerazione va fatta anche per la sua
gestione e pulizia.
Le tartarughe sono abilissime ad evadere dai giardini dove vengono accudite, sono infatti in grado
di arrampicarsi su sporgenze o muretti ruvidi, di incunearsi in feritoie, e darsi alla fuga, senza fare
più ritorno a casa. Per ovviare a tutto ciò, si dovrà realizzare un recinto a prova di evasione di
tartaruga.
Con l’inverno, tutte le tartarughe vanno in letargo, smettono di mangiare e di muoversi, per
risvegliarsi alla successiva primavera. Per le tartarughe di terra è fortemente consigliato alloggiarle
in un posto idoneo al letargo, per evitare rischi legati a ferite di roditori, che spesso riescono a
mordere gli arti delle tartarughe addormentate all’aperto.

Ricapitolando quindi:

1) La superficie migliore dove alloggiare la tartaruga è il prato di un giardino. Sono fortemente
sconsigliate tutte le altre collocazioni, come piccoli terrari, cemento, piastrelle di balconi e
cortile.
2) La recinzione in giardino è fondamentale per evitare fughe e pericoli all’animale.
3) Nei mesi del letargo, si consiglia di creare un contenitore sicuro dove il rettile non corra rischi
legati in parte ai predatori ed in parte al freddo eccessivo.

Acquisto della tartaruga: certificato CITES e ritrovamento di tartarughe selvatiche

Il regolamento sul commercio delle tartarughe prevede che le tartarughe vendute siano fornite di
certificato CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate da
estinzione). Questo certificato è molto importante in quanto certifica la regolamentare provenineza
di questi animali, oltre a metterci al riparo dal rischio di sanzioni.
Inoltre, se durante passeggiate fra i boschi o campi si trova una tartaruga selvatica, non va mai
prelevata dal suo ambiente naturale per portarla a casa. Le tartarughe in natura sono specie
protette e vanno lasciate nel loro habitat. Nel fare ciò si è passibili di sanzioni. Diverso è il caso di
un animale ferito.

Alimentazione delle tartarughe di terra

Le tartarughe di terra sono dei rettili prettamente erbivori, in quanto in natura mangiano erba, fiori
e foglie di prato, anche se possono mangiare occasionalmente lumache e insetti.
A questi animali si possono dare tutti i tipi di insalata verde, gialla e rossa, il sedano, il finocchio,
le coste, le foglie di cavolo, i germogli di soia, le carote, le zucchine. La frutta va bene, ma senza
esagerare. Se il proprietario di una tartaruga abitua il suo animale a cibi sbagliati, come umido
per cani o gatti, pasta al ragù o formaggio, si creano gravissimi squilibri alimentari, oltre a
problematiche di consolidamento del guscio, che possono arrivara a creare deformazioni dello
stesso in casi molto gravi. Bisogna inoltre tener presente questi casi che poi sarà difficile far
riabituare l’animale al cibo vegetale.
Anche se la tartaruga ha a disposizione foglie ed erba del giardino, va preparata quotidianamente
una porzione di verdure e frutta, da mettere sempre nello stesso punto del giardino. In genere le
tartarughe non mangiano dalle ciotole, ma dal suolo, ed imparano presto che nel punto prefissato
trovano del cibo. Ci sono dei momenti della giornata, solitamente verso sera, dopo che hanno
trascorso la giornata ferme all’esposizione solare, in cui le tartarughe mangiano di più.

1) Cibi ricchi di calcio, devono essere la parte più consistente della dieta:
Insalata romana
Radicchio
Trifoglio
Dente di leone
Erba medica
Cavolfiore
Fichi

2) Cibi che possono far parte della dieta, ma in dosi inferiori
Pomodori
Zucchine
Melone
Anguria
Mela
Pera

3) Integratori di Calcio e vitamina D, specifici per tartarughe.
E’ possibile anche usare osso di seppia, grattugiandolo sopra alle verdure tagliate a pezzetti.

4) Acqua .
Le tartarughe hanno sempre bisogno di bere. Per bere, le tartarughe devono essere immerse,
pertanto si consiglia di acquistare un sottovaso, della dimensione adeguata per contenere il rettile,
e riempirlo con acqua, in modo che l’animale possa immergere le narici nell’acqua. L’acqua viene
aspirata dalle narici della tartaruga e, tramite un’apertura, passa alla bocca. Il livello dell’acqua
deve sempre permettere all’animale di tenere la testa fuori dall’acqua.

Situazioni di pericolo

Nell’ambiente domestico si possono verificare gravi incidenti che mettono a serio rischio
l’incolumità delle tartarughe.
Tutti gli esemplari in giovane età hanno ancora il guscio morbido (si indurirà verso i due/tre anni)
quindi i piccoli di tartaruga sono maggiormente a rischio e vanno protetti, usando recinzioni che
possiedano anche una copertura in rete metallica, sulla parte superiore, se vivono all’aperto.
I rischi maggiori sono rappresentati da:

1) predazione da parte di uccelli rapaci
2) morsicature da parte di cani
3) investimento accidentale da automobili
4) ferite da lame di attrezzi per la potatura del prato
5) schiacciamenti sotto cancelli automatici
6) ribaltamenti della tartaruga che successivamente non è più in grado di raddrizzarsi
7) avvelenamenti accidentali con prodotti per il giardinaggio
8) annegamenti in caso di postazioni inadeguate in giardino, facilmente allagabili
9) eccessiva esposizione solare per mancanza di luoghi riparati
10) fuga della tartaruga dal giardino del proprietario, attraverso spiragli della recinzione

I traumi sono di pertinenza veterinaria urgente, soprattutto se ci sono gravi ferite al guscio, infatti
se questo è danneggiato, si può avere esposizione degli organi vitali interni, in primo luogo del
polmone.

Comportamento della tartaruga

Le tartarughe che vivono libere trascorrono molte ore ferme sul terreno in punti soleggiati,
muovendosi poi alla ricerca di cibo per spazi anche molto ampi, perlustrando diversi chilometri.
Questi rettili non hanno rapporti con i loro simili, ne con la prole; gli unici contatti sono per la
riproduzione e per le lotte fra maschi. Quest’ultima situazione, così come il corteggiamento, è un
evento molto aggressivo, con inseguimenti e colpi di carapace ripetuti, alternati a morsi.
I piccoli di tartaruga, quando escono dall’uovo, non ricevo nessuna cura parenterale.
La convivenza fra sessi diversi, e soprattuto fra taglie diverse per età, è fortemente sconsigliata, in
quanto maschi molto grandi ed aggressivi possono ferire le giovani femmine.
Infine è bene ricordare che far convivere tante tartarughe in uno spazio ristretto può creare
continue lotte per il territorio.

Le specie di tartarughe

Le tartarughe più diffuse sono:

1)Testudo hermanni o testuggine comune, che comprende due sottospecie, la Herman hermanni e
la Hermanni boettgeri. Le loro zone di origine sono sono le foreste e la macchia mediterranea.
2)Testudo graeca, con le 4 sottospecie Graeca, Ibera, Terrestris, Zarudnyi. L’habitat naturale è la
boscaglia del Nord Africa.
3)Testudo marginata. Il suo habitat è la macchia mediterranea di Toscana e Sardegna.
Tartarughe meno diffuse sono:
1) Tartaruga scatola ornata
2) Tartaruga scatola comune
3) Testuggine africana
4) Tartaruga spinosa
5) Testuggine leopardo
6) Tartaruga indiana stellata
7) Tartaruga dalle zampe rosse
8) Tartaruga scatola cinese a bordi gialli
9) Testuggine serrata
10) Testuggine di Horsfield

Queste tartarughe hanno esigenze molto particolari di spazio, temperatura, umidità, ambiente,
cibo. E’ buona norma non acquistare con superficialità tali animali, solo perchè attratti dalle loro
caratteristiche estetiche del guscio, particolarmente attraente, bensì è consigliato rivolgersi ad un
Medico Veterinario specializzato in animali non convenzionali, che saprà dare tutte le indicazioni
necessarie.

Convivenza delle tartarughe con altri animali

La tartaruga non ha bisogno di vivere in compagnia. La vita di coppia nelle tartarughe avviene
solo per l’accoppiamento. Il corteggiamento consiste in estenuanti inseguimenti della femmina,
da parte del maschio, e da colpi di guscio che precedono l’accoppiamento stesso. I maschi
possono procurare, in tali circostanze, ferite di varia entità alle femmine.
I maschi a loro volta si combattono a morsi e colpi di guscio e talvolta possono ferirsi.
La femmina di tartaruga depone le uova nel terreno e dopo un periodo molto variabile, da poche
settimane a qualche mese, si schiudono le uova. Le tartarughine escono dal guscio da sole,
senza aiuto dei genitori, ed intraprendono la vita autonomamente.
Altri animali di casa , come cani e gatti, possono convivere con le tartarughe, ma attenzione ai
cani, che spesso giocano con le tartarughe e le prendendono in bocca; questo atteggiamento
può causare ferite alle tartarughe stesse e sono gli esemplari giovani ad essere maggiormente
a rischio, i quali possono essere addirittura uccisi da morsi di cani.

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