È una patologia rara di cui l’esatta eziologia è ancora sconosciuta, ma è probabilmente correlata ad un anomalo sviluppo dell’uretra associato ad un aumento della pressione intra-addominale, causata ad esempio dal respiro difficoltoso, disuria o eccessiva eccitazione sessuale.
I segni clinici comprendono sanguinamento del pene, lambimento e stranguria (emissione di urina dolorosa e intermittente); all’esame obbiettivo è possibile evidenziare la mucosa uretrale prolassata, che si presenta come una protuberanza a livello dell’estremità distale del pene, di colore variabile dal rosso vivo al viola. In alcuni casi la porzione di uretra prolassata può essere necrotica a causa dell’essiccamento o per eccessivo lambimento/autolesionismo.
In corso di visita clinica è importante ispezionare il prepuzio, per verificare la presenza di neoplasie o balanopostite (infiammazione di glande e prepuzio). Oltre all’esame clinico è importante eseguire un esame delle urine ed individuare infezioni genito-urinarie che richiedono un trattamento medico.
Trattamento
Quando si ha un prolasso minimo della mucosa ed il cane è asintomatico è possibile eseguire una riduzione manuale: con il paziente in anestesia si introduce un catetere uretrale per ridurre il prolasso e si applica una sutura a borsa di tabacco attorno all’orificio uretrale, che consente di prevenire il prolasso senza interferire con la minzione. La sutura viene rimossa dopo 5 giorni; con questa tecnica sono possibili recidive.
Il trattamento chirurgico è invece raccomandato in pazienti con eccessivo sanguinamento, discomfort, necrosi o ulcerazione del tessuto prolassato e nei casi in cui si ha una recidiva a seguito del trattamento conservativo.
Esistono due procedure chirurgiche, di cui la prima prevede la resezione della mucosa prolassata, che verrà poi suturata alla tunica peniena, e la seconda, l’uretropessi, in cui dopo aver ridotto il prolasso vengono applicati dei punti di sutura, che vengono fatti passare dall’esterno del pene nel lume uretrale e poi fatti nuovamente fuoriuscire a livello della parete peniena e qui annodati. (2)
Dato che l’eccitazione sessuale e la dispnea sono fattori predisponenti, può essere necessario eseguire anche la castrazione e/o la correzione delle anomalie delle vie respiratorie superiori presenti nei soggetti brachicefali (accorciamento palato molle, correzione narici stenotiche etc.)
Nel postoperatorio è possibile che compaia un’emorragia intermittente, in particolare durante la minzione, che si risolve solitamente nel giro di 1-2 settimane; è inoltre indispensabile impedire il lambimento/autotraumatismo (tramite collare elisabettiano).
Se non trattata questa patologia non si risolve spontaneamente e dopo l’intervento chirurgico è rara la recidiva. (3-4)
Bibliografia
1. Newton JD, Smeak DD: Simple continuous closure of canine scrotal urethrostomy: results in 20 cases. J Am Anim Hosp Assoc 32:531, 1996
2. Kirsch JA, Hauptman JG, Walshaw R: A urethropexy technique for surgical treatment of urethral prolapse in the male dog. J Am Anim Hosp Assoc 38:381, 2002
3. “Chirurgia della vescica e dell’uretra” In: Fossum TW (2nd edition) Small Animal Surgery Mosby Inc. pp: 803-810
4. Bleedorn J.A, Bjorling D.E “Urethra” In: Tobias KM (1st edition) Veterinary Surgery Small Animal Saunders/Elsevier 2012. pp: 1993-2010
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