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Il petauro è un piccolo mammifero che vive libero in Australia e Nuova Guinea. Il suo habitat naturale è la foresta australiana, ricca di alberi di acacia e di eucalipto, della cui linfa il petauro è ghiotto. Prima di essere considerato un animale da compagnia, lo si poteva trovare solo nei giardini zoologici, in teche allestite in modo speciale per gli animali notturni, come nello zoo tedesco di Francoforte sul Meno.

Nelle case degli americani questo animaletto volante è già presente da anni come animale da compagnia.

CARATTERISTICHE

Il petauro ha tantissimi aspetti in comune con lo scoiattolo: la dimensione, la lunga coda ed i grandi occhi, tuttavia non è un roditore, bensì un marsupiale. I mini-marsupiali misurano quindici centimetri di lunghezza del corpo, hanno la coda lunga quindici centimetri e pesano fra i cento ed i centocinquanta grammi.

La qualità più apprezzata del petauro è la sua capacità di volare: non sono voli come quelli degli uccelli, bensì sono salti plananti. Il petauro si arrampica molto bene ad esempio sulle tende di casa e, subito dopo, è pronto a lanciarsi in un volo planante sulla spalla del suo proprietario.

Di giorno questo marsupiale dorme, in natura insieme al gruppo, composto da 10-15 esemplari, negli incavi degli alberi, mentre con le luci del tramonto inizia le sue ispezioni in cerca del cibo, planando da un ramo all’altro. Il petauro ha grandi occhi specializzati per vedere al buio, ama la penombra e soffrirebbe con le luci artificiali delle nostre case.

La caratteristica più saliente dell’animale è il patagio costituito da due membrane di pelle che si trovano ai fianchi del corpo. Se il petauro allarga i quattro arti, le membrane si distendono e gli permettono di planare. Ogni femmina di petauro ha un marsupio per portare a termine la gravidanza; il marsupio è un’apertura molto piccola posta sull’addome. Il petauro appena nato è un feto quasi invisibile, che striscia sul mantello della madre fino ad entrare nel marsupio per attaccarsi alla mammella. Dopo qualche mese, dal marsupio iniziano a farsi vedere le zampine e una piccola coda. La gestazione dura 16 giorni, mentre il periodo di sviluppo nel marsupio è di circa 40-70 giorni. Di solito nascono uno o due cuccioli, che vengono svezzati in quindici settimane. Il maschio di petauro aiuta la femmina nella cura della prole.

Il petauro è un animale che ama vocalizzare per comunicare con il gruppo e, in ambiente domestico, si relaziona con il suo proprietario come fosse un suo simile.

I denti incisivi sono adatti a incidere la corteccia degli alberi, creando una scanalatura dalla quale far uscire la linfa: per questa ragione masticano volentieri i rami degli alberi.

VITA IN CATTIVITÀ

Se nati in cattività e se passano con l’uomo il periodo dello svezzamento, i cuccioli di petauro possono diventare ottimi animali domestici.

Per avere un buon affiatamento occorrono svariate e non semplici condizioni:

Una temperatura adeguata del locale che ospita il petauro (sempre fra18° e 24°C)
Una corretta alimentazione
L’acquisto di un soggetto nato in allevamento (non catturato in natura) ed abituato all’uomo

Non risulterebbe una scelta adeguata acquistare un petauro se si pensa di non prenderne degli altri e metterlo in una gabbietta di piccole dimensioni, adatta più ad un criceto.

L’alloggio migliore per un petauro è una voliera sviluppata in altezza, nel cui interno occorre fissare i rami di alberi non tossici, come, ad esempio, il melo ed il limone. Occorrerà, quindi, un certo impegno economico e un po’ di spazio in casa. Andranno inoltre fissate anche alcune mensole e casette di compensato, come quelle usate per i pappagallini con foro d’entrata. E’ importante che lo spazio fra le sbarre della voliera sia stretto, come quello delle gabbie per criceti e per sicurezza si può mettere un lucchetto agli sportelli. Il proprietario la sera deve far uscire il petauro dalla gabbia, in una stanza priva di pericoli, per farlo giocare e volare, senza lasciarlo solo senza supervisione, né, tanto meno, da solo con un bambino. Il petauro è il pet ideale se si vuole avere compagnia ogni sera: infatti il marsupiale dorme di giorno e si attiva di notte. E’ decisamente erroneo acquistarlo come animale domestico per dei bambini, difatti anche se ha un tenero musetto, il petauro ha altresì unghie affilatissime, che tiene ben serrate sui rami o sulle mani e sulle braccia del proprietario, lasciando graffi simili a quelli di un gatto. Per limitare i graffi occorre abituare il marsupiale a farsi accorciare spesso le unghie. Si deve sempre cercare di allentare un dito per volta, quando questi sono conficcati, mai tirare la zampina o peggio la coda, che potrebbe lesionarsi.

Altro errore da non commettere è lasciare il petauro troppo solo, sarebbe meglio farlo vivere in compagnia di un suo simile (non dimentichiamo che in natura vivono in gruppo di 12-15 esemplari), o in alternativa, che il proprietario sia molto presente.

Il petauro è un animale molto longevo, con un’età media di dodici-quattordici anni.

Chi ne possiede uno, si diverte ad avere un animaletto planante fra gli arredi del salotto, e non da molto peso alle deiezioni lasciate durante il volo ed alle tracce su tende e poltrone delle sue affilatissime unghiette.

DIETA

La dieta del petauro è mista: insettivora, carnivora, frugivora.

Il petauro deve mangiare frutta dolce e matura di vario tipo (mela, uva, papaya, mango) e verdura (carote e patate dolci), sempre non trattate con antiparassitari. L’apporto proteico deve essere garantito dalla somministrazione di camole, grilli, carne, uova e yogurt. In natura il petauro si nutre saltuariamente di piccoli uccelli e roditori, quindi non vanno assolutamente messi nella voliera di un petauro canarini o criceti, perché verrebbero immediatamente assaliti.

ACCESSORI

Vanno bene tutti gli accessori per criceti: casette in plastica e legno, tunnel e ruote, ma solo i modelli in plastica, pieni e senza sbarrette. Possono essere utilizzati anche gli accessori per pappagalli, come scalette in legno, corde in fibra grezza naturale, nidi a scatola con foro d’entrata, o anche quelli per furetti, come ad esempio marsupi e copertine.

La pulizia della gabbia è molto importante, perché il petauro produce una notevole quantità di feci e urine. La lettiera migliore è quella di pellet di giornali riciclati.

La sua gabbia deve essere collocata in un luogo caldo, con una temperatura compresa tra i 18° e i 24°C, perché è un animale tropicale che sopporta pochissimo il freddo. Durante la notte, per non infastidirlo con la luce artificiale, si possono utilizzare le lampadine notturne riscaldanti (di colore blu o rosso), usate normalmente per i rettili.

NOMI DEL PETAURO

Petauro dello zucchero (perché si ciba di molta frutta e nettare)
Petauro breviceps
Sugar glider (in Inglese to glide significa planare)

LINK UTILI

www.sivae.it/schede/petauro

www.sugarmania.net, www.skinhorse.net/gliders

www.pygmypets.com

www.sugar-gliders.com/pet-age

www.ilpetaurodellozucchero.it

Libro- Sugar Glider di Dennis Kelszy-Wood edizioni T.F.H.

Per scaricare il testo in formato PDF clicca qui Petauro