Home » Blog » Animali esotici » Il criceto
I criceti sono roditori di taglia molto piccola, vengono difatti chiamati Pocket Pet, sono di origine europea/ asiatica e richiedono una piccola spesa di gestione. Per quest’ultima ragione e per l’aspetto simpatico di “orsetto in miniatura”, i criceti sono da decenni un piacevole animaletto da compagnia, da ospitare in gabbia.

La piccola famiglia dei criceti di Aleppo

Agli inizi del nostro secolo si riteneva che il criceto dorato fosse ormai estinto fino a quando, nell’aprile del 1930, uno zoologo dell’Università di Gerusalemme, che si trovava insieme ad alcuni archeologi ad Aleppo, durante uno scavo dissotterrò una tana contenente una femmina e la sua nidiata. Grazie a questo ritrovamento, fu possibile entrare in possesso di una decina di esemplari vivi di criceto, perfettamente addomesticabili e riproducibili in cattività. Il criceto dorato, ribattezzato anche “Siriano”, venne così introdotto nel mondo anglosassone e negli Stati Uniti nel 1938. Tutti i criceti allevati a scopo sperimentale o domestico esistenti oggi derivano da quella piccola famiglia.

Il Criceto dorato è originario delle regioni dell’Asia minore, di Israele e dell’Iran, ma abita anche un’ampia zona del sud-est europeo compresa fra la Romania e la Bulgaria.

La prima segnalazione di questo piccolo mammifero avvenne nel 1839 da parte del naturalista G. Waterhouse, in seguito ad un ritrovamento avvenuto presso Aleppo, in Siria. Egli lo denominò Cricetus auratus, a motivo della sua pelliccia di colore fulvo chiaro o dorato. Oltre mezzo secolo più tardi, nel 1902, l’inquadramento zoologico venne modificato, e il criceto dorato, a causa delle differenze morfologiche rispetto al criceto comune europeo, venne distinto nel genere Mesocricetus.

A motivo della sua indole mansueta, della facilità con cui si riproduce in cattività e delle sue caratteristiche fisiologiche, il criceto dorato venne allevato con interesse sia per scopi amatoriali, sia quale animale di laboratorio.

Il criceto dorato adulto è lungo circa 10 centimetri. Il peso varia da 80 a 150 grammi, con una media di 120. Questo roditore presenta un dimorfismo sessuale poco evidente: il maschio è di dimensioni leggermente più piccole rispetto alla femmina e difficilmente supera i 100 grammi; tale caratteristica tuttavia non è sufficiente per determinare il sesso con certezza. Contrariamente a quando il nome potrebbe indicare infatti, il criceto dorato presenta un discreto numero di razze e varietà, distinguibili per i colori del mantello, degli occhi e delle orecchie. Dall’epoca della sua prima comparsa alla fine degli anni ’30, numerosi allevatori in Inghilterra e Stati uniti hanno ottenuto, attraverso vari incroci, diverse razze.

Il mantello più comune è il classico dorato. Altri mantelli piuttosto diffusi sono il cannella, il crema, il bianco e l’albino. Meno comuni sono il colore blu argento, il fulvo, il color seppia e il color miele. Oltre a questi mantelli ad un colore, esistono infinite combinazioni di mantelli pezzati oppure a tinta unita con banda bianca. Per quanto riguarda la lunghezza del mantello, oltre al tipo corto, più comune, esiste anche la varietà a pelo lungo. Questa varietà viene impropriamente chiamata “criceto d’Angora”.

Il criceto Dorato e Russo: due criceti a confronto

I criceti da compagnia sono di due tipi: il Dorato, di taglia più grande, sui 100 grammi di peso, in varie tonalità di mantello e di lunghezza, di temperamento docile, ed il Russo, di taglia ridottissima, sui 30 grammi di peso, dal mantello tipicamente a strisce grigie e marroncine, di temperamento molto vivace e guizzante, più difficile da tenere in mano, rispetto al criceto dorato. Il criceto russo, detto anche ungherese o siberiano, emette degli squittii molto acuti, che sono un segnale di paura e pericolo, ha inoltre denti incisivi grossi, tasche guanciali e ghiandole del fianco.

La caratteristica anatomica più saliente del criceto sono i 4 denti incisivi, molto grossi, con radice notevolmente sviluppata e infissa profondamente nell’alveolo dentario. I denti incisivi hanno la particolarità di essere a crescita continua.

La caratteristica anatomica più evidente del criceto è tuttavia costituita dalla presenza delle tasche guanciali. Queste sono costituite da due duplicature cutanee, poste ai lati della bocca, che consentono la raccolta di grandi quantità di cibo non masticato, che il roditore mangerà successivamente.

In corrispondenza della regione del dorso, in posizione lievemente laterale sono presenti due aree di forma circolare, una per lato, lievemente rilevate, di colore bruno scuro o grigio e prive di pelo. Queste due aree sono ricche di ghiandole sebacee e prendono il nome di ghiandole dei fianchi. Tali ghiandole dei fianchi sono più sviluppate nel maschio, tuttavia sono riconoscibili anche nella femmina. Normalmente, esse non sono visibili, in quanto sono coperte dal pelo che le circonda, tuttavia si possono rendere evidenti in situazioni patologiche, che determinano un diradamento del pelo e non vanno, in tal caso, interpretate come lesioni cutanee.

Il criceto europeo, o criceto selvatico, cade in letargo durante la stagione invernale. Nel criceto domestico tuttavia, l’ambiente a temperatura pressoché costante, oltre alla continua disponibilità di cibo, hanno completamente soppresso il meccanismo fisiologico del letargo. La vita media del criceto domestico è piuttosto breve: benché in natura essi vivano dai 4 ai 6 anni, in cattività la vita media è di soli 2 anni. Un criceto di due anni e mezzo può essere considerato molto anziano, e, solo in casi eccezionali, raggiunge i tre anni di vita. Il maschio raggiunge la maturità sessuale a circa 2 mesi e la femmina a circa 1,5-2 mesi. Per l’accoppiamento tuttavia, è consigliabile attendere fino a 2,5 mesi d’età per la femmina ed a 3,5 mesi per il maschio. La gestazione dura 16 giorni, al termine dei quali la femmina dà alla luce da 4 a 12 cuccioli. Generalmente il parto avviene durante le ore notturne. I cuccioli nascono glabri, con occhi ed orecchie chiusi, ma sono già presenti i denti incisivi. Alla nascita i criceti pesano circa 2 grammi. La crescita del pelo comincia a 9 giorni, le palpebre schiudono a 14-15 giorni. Lo svezzamento avviene a circa 21 giorni, sebbene i cuccioli siano in grado di mangiare cibo solido già dopo soli 7-10 giorni. La mortalità neonatale o perinatale in cattività è molto elevata, non di rado raggiunge il 100%. La causa principale di tale evento è rappresentata dal cannibalismo, a sua volta determinato da alcuni fattori quali l’inesperienza della femmine.

L’indispensabile “ruota” e collocazione della gabbia

I criceti mantengono sempre i loro istinti selvatici, anche se vivono nella gabbia. L’ideale quindi, per ospitarli correttamente, è ricreare il loro habitat naturale. Per ricreare le tane sotterranee si possono acquistare gabbie su più piani con scalette e con estensioni esterne, costituite da tubi di plastica colorata trasparente con tunnel di collegamento, prevendendo anche zone dedicate alla dispensa del cibo ed al sonno.

La ruota è costituita da un rullo di plastica o di metallo che viene fissato ad una parete della gabbia del criceto. Il criceto, camminando fa ruotare il rullo ed, in questo modo, può correre velocissimo compiendo un esercizio fisico molto utile. La ruota dunque supplisce alla mancanza di spazio che la gabbia inevitabilmente comporta. Particolare attenzione va posta al luogo dove si colloca la gabbia. Nell’ambiente domestico, devono essere evitati i posti dove i criceti possano essere esposti alle correnti d’aria od al sole, quindi vicini alle finestre. E’ inoltre opportuno scegliere un angolo dove sia facile pulire eventuali scorie o detriti che possono fuoriuscire dalla gabbia. La temperatura ideale per il criceto è compresa fra i 18° e i 21°, tuttavia grazie alla folta pelliccia possono vivere bene anche a 15°-16°. La percentuale ideale di umidità relativa dovrebbe essere compresa fra il 40% e il 70%.

Il criceto domestico è un animale prevalentemente erbivoro, che tuttavia è in grado di cibarsi di carne o altri alimenti particolari. Per questo motivo, sebbene in maniera impropria, può essere considerato un onnivoro. In linea generale, per un criceto adulto di 150 grammi di peso, sano, sessualmente attivo e con sufficiente spazio a disposizione, sono necessari ogni giorno 5 grammi di alimento secco (pellets e granaglie), 20 grammi di alimento fresco (verdura e frutta) e 10 grammi di alimento proteico (formaggio, carne, uovo sodo). Fra gli alimenti proteici possono essere compresi 2-3 ml di latte. Il criceto domestico non richiede particolari cure per la pulizia, esso è difatti un animale che esegue costantemente un’accurata toelettatura del proprio mantello. Non è dunque necessario fare il bagno al criceto, anche a motivo del fatto che tale manualità può costituire un fattore stressante o comunque predisponente ad un’affezione respiratoria. Nella varietà a pelo lungo, per prevenire la formazione di nodi, può essere invece utile spazzolare periodicamente il mantello con una piccola spazzola a denti morbidi oppure con un pettine a denti fini.

Il criceto domestico è un animale piuttosto asociale, esso vive molto bene da solo in quanto un forte istinto di territorialità è presente in entrambi i sessi, anche se è più marcato nel maschio. Fra soggetti dello stesso sesso, tale istinto si estrinseca attraverso frequenti lotte e combattimenti a volte anche aggressivi, che possono causare anche gravi lesioni da morso. Un’eccezione a tale comportamento aggressivo reciproco si può occasionalmente riscontrare fra soggetti dello stesso sesso, se provenienti dalla stessa cucciolata e se abituati a convivere fin dalla nascita. Tuttavia, è possibile che in qualsiasi momento si manifesti un’aggressività reciproca.

Le reazioni mordaci del criceto

Pur pesando solo 100 grammi, questo roditore da compagnia, ha dei denti incisivi lunghi e affilati. Un morso di un criceto può essere veramente doloroso.

Generalmente i criceti tuttavia si abituano molto bene ad essere maneggiati dal proprietario, si fanno prendere in mano, accarezzare, si fanno mettere nella tasca della camicia, gli si può offrire il cibo dalla mano. Può tuttavia succedere che criceti poco socializzati, o presi bruscamente per la pelle del dorso, o spaventati, o ammalati e nervosi, si mostrini aggressivi, mordendo le mani del proprietario. A causa di queste reazioni improvvisamente aggressive, il criceto dorato, ha perso molta popolarità negli anni, come pet per bambini. Al suo posto è tuttavia subentrato il piccolissimo criceto russo. Le dimensioni degli incisivi di questo criceto sono infatti tali da non poter provocare lesioni importanti ed un bambino può imparare, senza gravi conseguenze, ad evitare i “pizzichini” del suo piccolo amico. I criceti russi sono vivacissimi e spesso è difficile riuscire a prenderli nella gabbia, in quanto fuggono a gran velocità, pur rimanendo comunque animaletti davvero simpatici da osservare in gabbia, nello svolgere le loro attività.

Le 10 cose base da sapere sui criceti

1 sono animali notturni, di giorno dormono

2 sono animali estremamente solitari

3 soffrono molto il caldo

4 hanno un’aspettativa di vita breve, intorno ai due anni

5 nelle guance hanno una sorta di tasca, per immagazzinare il cibo

6 suddividono il loro spazio nella gabbia, in una zona cibo, una zona per i bisogni ed una per la tana

7 la classica ruota per criceti è indispensabile, tuttavia non deve essere a pioli, bensì piena

8 tendono ad alimentarsi in modo esagerato, vanno pertanto evitate dosi eccessive di alimento

9 sono granivori/onnivori, possono mangiare verdure, frutta, formaggio, insetti

10 si riproducono molto facilmente. Assolutamente sconsigliato tenere una coppia se non li si vuole far accoppiare.

Per scaricare il testo in formato PDF clicca qui Criceto