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La cavia è un roditore erbivoro sudamericano. Viene chiamata anche “porcellino d’India” per la forma del corpo simile ad un maiale in miniatura, con addome panciuto e zampette corte. Le cavie hanno dei mantelli sia a pelo corto, a rosette od a pelo lungo, di molti colori e sfumature. Questi piccoli animaletti hanno un temperamento socievole e giocoso. Per tutti questi motivi le cavie sono molto amate come pet.

Timida e vivace

Le cavie sono roditori “parenti” dei cincillà; in natura vivono entrambi nelle zone andine e sono animali sociali, che vivono in gruppo.

Come pet la cavia è apprezzata perché ha un temperamento timido ed allegro, emette borbottii, oltre a fischi di varia intensità, e cerca il contatto fisico. Essendo un roditore erbivoro, la cavia è quindi un animale preda e come tale è portata a scappare velocemente per paura, oppure in antitesi a bloccarsi per la paura, a stressarsi se non ha un rifugio adeguato per ripararsi dai suoi nemici predatori. Per tali motivi è importante non esagerare con manipolazioni, inseguimenti e catture della piccola cavia appena arrivata a casa, ma anche in seguito. I cuccioli di cavia non sono cagnolini pronti a giocare con il compagno umano, la loro indole è quella di un animale selvatico molto timido. Le cavie domestiche di oggi hanno comunque conservato il loro istinto di prede. I giovani caviottini non sono dei “pupazzetti” per bambini. La cavia è un animale che si fa maneggiare con facilità, che non morde se non in rare circostanze, ma non per questo deve essere sottoposto a sofferenze. Una cavia può aver paura dei rapaci che la ghermiscono dall’alto, può aver paura delle donnole che entrano nelle loro tane, pur vivendo in una casa cittadina. Le mandrie di cavie terrorizzate in natura possono mettersi improvvisamente a correre affannate, senza accorgersi di ostacoli e cuccioli, che travolgono nella corsa. E’ un comportamento di estremo terrore. Non è opportuno prendere una cavia e poi lasciarla in una gabbietta da sola, sottoposta ai rumori di elettrodomestici ed alle curiosità invadenti del cane di casa; la cavia infatti è un animale che teme i rumori insoliti, che teme la presenza e gli odori di altri animali, soprattutto i carnivori, e che si adatta male alla solitudine.

Manifesta le sue esigenze con fischi e borbottii

Le cavie comunicano fra di loro e con il proprietario che le accudisce. Le cavie sanno infatti comunicare gioia, interesse sessuale, ma anche rabbia, pur essendo dei soggetti miti e remissivi. Se il proprietario ha delle abitudini regolari nel somministrare il cibo alla sua cavia, quando esso rientra a casa dopo il lavoro, la cavia lo può accogliere con dei fischi ripetuti di forte entità, che si possono interpretare come una richiesta di attenzione e di cibo. Se è stata abituata con delicatezza ad essere tenuta in braccio e accarezzata, la cavia emette dei borbottii simili ai colombi, come per esprimere soddisfazione e anche corteggiamento, infatti le cavie maschio borbottano in presenza di femmine per corteggiarle. Ci sono inoltre anche versetti di disagio o malessere, come lo sfregamento dei denti piuttosto intenso. Una cavia dominante che vuole minacciare un suo simile, batterà i denti con forza. La cavia in genere non morde, ma se è infastidita può ribellarsi e mordere con gli incisivi, in modo da creare ferite gravi alle altre cavie. I lunghi incisivi delle cavie sono in grado di affondare nei tessuti e far sanguinare, per tale motivo non va mai lasciata una cavia in mano a bambini piccoli, che non sono capaci di rendersi conto della pericolosità del morso.

La cavia ha temperamento giocoso, con le sue corte zampe non fa grandi balzi come i conigli ed ha meno interesse a mordere gli arredi di casa. La cavia si può liberare sul pavimento, sopra ad una coperta e la si vedrà correre e anche “sgroppare”, per la contentezza di stare fuori dalla gabbia. Alcuni oggetti come palline, giochini e tunnel, possono stimolare la sua curiosità.

Tre tipi di mantelli ed innumerevoli colori

Il mantello delle cavie è esteticamente assai piacevole; esso può avere diverse lunghezze, dal corto, al lungo e sericeo, come capelli umani. Piace anche per le combinazioni di colori, molto similmente ai gatti persiani. Mentre in alcuni paesi si allevano per la bellezza del mantello, in altri paese rappresentano del cibo. Le cavie vengono infatti allevate in Sudamerica, nelle fattorie a conduzione famigliare, come animali da carne.

Le tipologie di mantello sono tre:

1) cavia comune, o inglese, o americana, con pelo raso. Il mantello è uniforme, corto, morbido.

E’ il tipo di mantello che assomiglia alla specie originaria della cavia aperea.

2) cavia abissina, con pelo ruvido, di media lunghezza, con inclinazioni variabili nelle diverse direzioni. Questo mantello presenta quindi rosette o remolini.

3) cavia peruviana, o d’angora, con pelo lungo, simile a lunghi capelli

Colori base del mantello e derivati

1) agouti o colore primitivo. Ogni pelo ha bande rosse e nere.

2) rosso

3) nero

4) bianco

Dalla mescolanza di questi colori base, si hanno molteplici combinazioni, sia a tinta unita, sia

bicolore, sia tricolore, sia pezzato.

Altri colori

1) Cioccolato

2) Ardesia

3) Seppia

4) Argento

5) Lilla

6) Beige

7) Orange

8) Biondo intenso

9) Crema

10) Oro

Ogni mantello può inoltre avere lunghezze particolari e diverse, ad esempio essere corto sopra alla testa e lungo fino a terra, sul resto del corpo. Alcuni allevatori hanno selezionato il fattore

Satin associato al pelo più sottile e cavo, in questo modo viene aumentata la lucentezza del mantello.

Colore degli occhi

1) Nero

2) Fuoco

3) Rubino

4) Rosso

5) Blu

Si tengono concorsi per cavie, dove gli allevatori vengono premiati per i migliori esemplari.

America, Inghilterra e Germania sono alcune nazioni dove si fanno esposizioni di bellezza per cavie.

Prurito e mantello rovinato

Quando il mantello della cavia non è più folto e lucido è indicativo di un problema dermatologico.

Spesso le cavie hanno prurito. Il prurito si manifesta con grattamento, mordicchiamento, lambimento, strofinamento del corpo contro la gabbia e scuotimento della testa. La cavia con forte prurito si procura escoriazioni, perdita di pelo, e croste.

Il proprietario di una cavia deve occuparsi giornalmente della pulizia del mantello, in modo particolare nei soggetti a pelo lungo, infatti la lunghezza del mantello può diventare un problema, soprattutto nella zona genitale. Per evitare che il pelo in tale regione si imbratti va tagliato e si deve pulire con una spugnetta la zona genitale, che facilmente si imbratta di fieno, feci, sassolini della lettiera. La cavia, per la sua morfologia, dalle zampe corte e addome sviluppato resta a contatto con il corpo sul fondo della gabbia e questo non deve essere imbevuto di urine, altrimenti si sviluppano facilmente malattie cutanee, come le micosi.

Spesso quando si acquista una cavia questa può avere già in incubazione una malattia cutanea, che si renderà manifesta in seguito a fattori stressanti, come un’errata alimentazione.

Rogna, pidocchi e micosi

La rogna della cavia si manifesta con prurito molto forte ed il roditore può avere delle crisi epilettiche, dovute all’intensità del prurito. La rogna è anche una causa di morte della cavia, la quale mordendosi disperatamente si autolesiona la cute e si procura piaghe infette. A questi livelli l’animale on si alimenta a causa del forte dolore.

Agente eziologico della rogna sarcoptica nella cavia è Trixacarus caviae; anche un acaro quale la Cheytiella parasitivorax, acaro tipicamente del coniglio, può causare patologie dermatologiche alla cavia. La Cheytiella viene chiamata ” forfora che cammina”, perché è visibile come delle piccolissime scaglie di forfora che si muovono. Psoroptes cuniculi, altro acaro del coniglio, è invece visibile a occhio nudo. Con tale infestazione la cavia avrà cerume nelle orecchie, di colore marrone-rosso, e scuoterà la testa per il fastidio.

I pidocchi e le loro uova si possono vedere a occhio nudo, in genere sulla testa, sul collo e sulla parte posteriore del corpo; i pidocchi danno un prurito meno intenso degli acari.

La micosi nella cavia, al contrario, può essere molto pruriginosa: Trichophyton mentagrophytes, Microsporum gypseum e Microsporum canis sono i miceti che causano lesioni sul muso, sul posteriore e sulle zampe. Le micosi della cavia rappresentano una zoonosi, in quanto può essere trasmessa all’uomo.

Cattiva gestione dell’ambiente dove vive la cavia

1) cavia alloggiata in negozio che non garantisce pulizia, igiene ed areazione

2) cavie alloggiate in numero elevato in spazi ristretti. Si mordono e si trasmettono parassitosi

3) cavie femmine molto giovani vendute in fase di gravidanza (spesso i cuccioli di cavia restano diverse settimane nelle gabbie del negoziante e si verificano accoppiamenti. La cavia è sessualmente molto precoce e può restare gravida a 2/3 mesi)

4) gabbie con fieno usato come lettiera, che si intride di urina, e che non viene rinnovato. La cavia produce notevoli quantità di feci e urine

5) fieno di qualità scadente, polveroso e con parti dure, che possono anche ferire gli occhi della cavia

6) cavie in contatto con conigli parassitati

7) cavie in contatto con cani e gatti affetti da pulci

8) cavie tenute su fondo gabbia duro e sporco. Ciò provoca infezioni alle zampe, dolorose e difficili da curare

9) cattiva alimentazione, con semi e granaglie, che provoca danni ai denti e all’apparato gastroenterico

10) competizione fra cavie, dove il soggetto dominante impedisce a quello più debole di avvicinarsi al cibo. Questi soggetti vanno divisi, perché il più debole rischia da calare troppo di peso e ammalarsi.

Riassumendo….vita da cavia

1) In coppia. Sono animali socievoli. Occorre informasi dal veterinario per la sterilizzazione della coppia. Le femmine e i maschi fratelli, della stessa cucciolata, in genere vanno d’accordo.

2) Molta tranquillità. E’ un roditore timido ed abitudinario.

3) Una cavia mangia molte verdure. Deve avere ogni giorno una varietà e quantità di vegetali freschi. La dieta va integrata con la vitamina C.

4) Non sa saltare come i conigli. Non va messa in situazioni di pericolo, come sopra ad arredi, da cui possa cadere.

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