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Organizzare la sua nuova casa

Allestire una casa per un gatto non significa offrirgli solamente un posto dove mangiare, dormire e fare le coccole, ma garantirgli una vita senza paura, stress, ansia e noia. Per questo si deve fornire al nostro piccolo amico a quattro zampe la possibilità di nascondersi trovando un rifugio, di scappare di fronte ad una situazione stressante o semplicemente di “sparire” quando ne sente il bisogno. Occorre, pertanto, predisporre dei nascondigli, meglio se in alto, con l’aiuto di ripiani e scaffalature, per farlo sentire sicuro. Predisporre una casa a tre dimensioni aumenta lo spazio a disposizione del nostro gatto e migliora la sua qualità di vita, inoltre è indispensabile mettergli a disposizione giochi ed attrezzature, per evitare che possa sviluppare problemi comportamentali.

Ciotole e punti cibo

Il gatto in natura mangia poco e spesso e non condivide il pasto con i suoi simili. In genere il gatto fa tanti piccoli pasti (circa 12-20 nella giornata), non ama orari prestabiliti ed assume l’alimento quando lo desidera. Un gatto in forma, che sa regolare l’assunzione di cibo in funzione del suo dispendio energetico, può essere alimentato con cibo umido due/tre volte nella giornata e con il cibo secco sempre a disposizione. Al contrario, con un gatto in sovrappeso, o nel caso ci siano più gatti che necessitino di un regime dietetico diverso, occorre che il cibo venga somministrato dal proprietario più volte nella giornata. Solitamente il punto cibo è in cucina o, in alternativa, in un luogo tranquillo e non di passaggio, dove l’animale possa alimentarsi senza essere disturbato. Le ciotole migliori sono quelle di acciaio, ceramica, vetro o porcellana, che sono facilmente lavabili e disinfettabili. Quelle di plastica assorbono odori e detersivi ed alla lunga possono rivelarsi dannose. Le ciotole devono essere basse e larghe, per dare la possibilità al gatto di mangiare senza urtare i bordi della ciotola con i baffi, che sono dei sensibilissimi organi di senso. Se ci sono più gatti in casa le ciotole devono essere rigorosamente distanziate (almeno di un metro e nel caso uno sia particolarmente famelico occorre farli mangiare in stanze separate), perché il gatto si stressa molto se deve mangiare vicino ad un suo conspecifico, anche se non lo dà a vedere. La ciotola del cibo deve essere distante da quella dell’acqua, perché è provato che in questo modo il gatto beve di più. Il cibo, inoltre, deve essere posto lontano dalla lettiera, altrimenti il gatto potrebbe decidere di sporcare in un luogo inappropriato.

Acqua

L’acqua, fresca e pulita, deve essere messa in un recipiente di vetro o di ceramica, posto lontano dal cibo e dalla cassetta igienica. E’ importante fornire al gatto più punti dove trovare l’acqua, utilizzando contenitori di forme e dimensioni diverse, messi lungo i percorsi che il gatto quotidianamente utilizza per spostarsi. L’acqua deve essere cambiata tutti i giorni. Possono rivelarsi utili le fontanelle a riciclo continuo di acqua, queste infatti sono molto apprezzate e sono un buon arricchimento ambientale, purché l’acqua venga cambiata spesso.

Lettiera

La lettiera deve essere delle dimensioni adeguate alla taglia del gatto, per consentirgli di muoversi e girarsi comodamente quando scava e copre le sue deiezioni, inoltre deve essere anche profonda a sufficienza per dargli la possibilità di scavare, comportamento per il gatto innato ed insopprimibile. I bordi della lettiera non devono essere troppo alti, per dargli la possibilità di accedervi in modo agevole, questa poi deve essere posta lontana dal cibo, perché i gatti non sporcano vicino al luogo dove mangiano. In commercio ne esistono di diverse tipologie, aperte o con il coperchio, rettangolari o rotonde, di diverse dimensioni. Quelle triangolari non sono adatte al gatto, perché sono state studiate appositamente per i conigli. La lettiera deve essere posta in un luogo tranquillo, non di passaggio, non vicino alla lavatrice (per evitare che il gatto si possa spaventare se, mentre la sta usando, dovesse azionarsi improvvisamente la centrifuga). Quando nella stessa casa convivono più di due gatti, si dovrà mettere una lettiera in più rispetto al numero totale dei gatti presenti (per tre gatti occorrono quattro lettiere).

Sabbia

Il gatto, per le sue origini desertiche, preferisce utilizzare una sabbia sottile. Si possono adoperare quelle agglomeranti che “fanno la palla”, che rendono più agevole la pulizia quotidiana, oppure quelle in argilla naturale o biodegradabili. L’importante è rispettare l’inclinazione naturale del gatto a scavare. Per questo occorre un quantitativo adeguato di sabbia, proprio per soddisfare questa sua esigenza. Ogni giorno la sabbia “sporca” deve essere rimossa: urine e feci devono essere completamente asportate. Almeno una volta alla settimana la sabbia deve essere totalmente sostituita e la lettiera lavata.

Luoghi di riposo

Il gatto che vive libero si nasconde per non essere predato e la natura gli offre innumerevoli soluzioni. Il gatto ha l’abitudine di cambiare spesso il riparo, anche più volte nella giornata, per evitare di lasciare tracce ed essere localizzato da un predatore. Quest’abitudine, innata ed insopprimibile, è mantenuta anche nelle nostre case. Per capire quali siano i suoi luoghi preferiti, basta solo osservare come si comporta e dove va a rifugiarsi. Sarà nostra premura renderli più accoglienti, mettendo delle copertine morbide di lana o pile. Queste dovranno essere utilizzate anche quando vogliamo invogliare il gatto a dormire in un determinato luogo. Nascondersi per il gatto è una necessità, stare in alto una sicurezza. Ecco perché un luogo di riposo od un riparo posto in alto sono indispensabili. Scatole di cartone e giacigli in diversi punti della casa gli permettono di isolarsi e, al bisogno, di sentirsi al sicuro.

Giochi

Per il gatto il gioco è un modo per allenarsi a cacciare. La caccia, in natura, è l’unico mezzo che l’animale ha per procurarsi il cibo e predare, per lui, è quindi l’attività principale, un atto di fondamentale importanza che lo occupa per circa otto ore al giorno. Il gatto mette in atto dai 100 ai 150 attacchi nella giornata e solo il 10-15% di questi va a buon fine. Per questo motivo il gatto deve cacciare tutte le volte che ne ha l’occasione, e non solo quando ha fame, anche perché le sue prede sono molto piccole e singolarmente non sarebbero sufficienti al suo fabbisogno energetico. Grazie a ciò si capisce quindi perché allenarsi e perfezionare le sue tecniche venatorie diventi prioritario ed importantissimo. Cacciare è un istinto insopprimibile ed è totalmente indipendente dalla fame. Quando vive in casa il gatto non perde né quest’attitudine (se la perdesse smetterebbe di giocare e questa è una delle caratteristiche del gatto che amiamo di più), né l’energia di cui la natura lo ha dotato. Per questo si rende necessario indirizzarlo su giochi idonei, affinché il micio non sviluppi problemi comportamentali. Non dovranno mancare topini, palline, “canne da pesca”, bacchette con piumini, nastri o anche giochi casalinghi come tappi, palline di stagnola, giochi sospesi con dello spago. E’ importante rinnovare continuamente i giochi, semplicemente facendoli ruotare giornalmente, in modo che l’animale non perda l’interesse nei loro confronti. La predazione è innescata dal movimento e i giochi che gli offriamo, i quali, a differenza delle sue prede vere, sono inanimati, perciò deve essere il proprietario, quotidianamente, a stimolare il gatto al gioco ed a destare il suo interesse, facendoli muovere. Il gioco ha una grande importanza perché stimola lo sviluppo fisico e mentale, agisce da antistress, evita la noia, la depressione, l’obesità e l’ansia e lascia sfogare l’aggressività predatoria. Attraverso il gioco il gatto consolida la relazione con il proprietario e previene molti problemi comportamentali; se nell’arco della giornata non viene riservato un po di tempo al gioco, il gatto s’intristisce, perde vitalità, si rassegna fino all’abulia. Ricordiamoci che il gatto deve giocare tutti i giorni della sua vita, con sedute brevi e frequenti, proprio per simulare le sue battute di caccia in natura. Se il gatto vive solamente in casa, occorre investire molto tempo in questa attività. La mancanza del gioco appropriato, l’inattività e l’impossibilità di sfogarsi e canalizzare le sue energie verso una “preda”, possono indurlo a indirizzare il suo comportamento predatorio verso le uniche cose che in casa sono in movimento: gambe, braccia, mani e piedi del proprietario e purtroppo le conseguenze dei morsi e dei graffi possono essere anche molto serie.

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