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Il Demodex, responsabile di tale patologia, di cui esistono numerose specie, è un acaro che vive normalmente come residente nei follicoli piliferi di numerosi animali, compresi cane, gatto e uomo. Esso viene trasmesso, assieme alla normale flora batterica cutanea, dalla madre alla prole durante le prime ore dopo il parto.

La demodicosi, detta anche rogna demodettica o rogna rossa, è una malattia parassitaria cutanea caratterizzata dalla presenza e proliferazione di un numero di acari superiori al normale; si sospetta che ciò sia dovuto ad un deficit del sistema immunitario. Anche se può colpire qualsiasi cane, alcune razze sono predisposte: Shar-Pei, Bulldog inglesi, Carlini, Bull terrier, Alani, Pinscher, Dobermann, Dogue de Bordeaux, Boxer, Shihtzu, West Highland White Terrier, American Staffordshire Terrier. Il cane con la demodicosi presenta una o più aree senza pelo, che possono diventare pruriginose se complicate da una infezione batterica. Esistono diverse forme di demodicosi: localizzata o generalizzata, a seconda di quante e quali aree del corpo vengano interessate dalla malattia; giovanile (la più frequente, colpisce cuccioli tra i 3 e i 18 mesi) e dell’adulto. Nel caso in cui un cane adulto sviluppi la demodicosi, sono necessari ulteriori accertamenti volti a verificare la presenza di una malattia sistemica sottostante.

Tale patologia non è contagiosa, quindi non è un pericolo né per gli altri animali conviventi con il cane malato né per i proprietari.

Dato che i Demodex vivono nel follicolo pilifero, in caso di sospetto il veterinario può strappare i peli adiacenti alle aree alopeciche oppure poggiare un pezzo di nastro adesivo sulla lesione e identificare i parassiti (adulti, forme immature e uova) al microscopio. Si può anche effettuare un raschiato profondo, fino ad ottenere un leggero sanguinamento, ed osservare il materiale al microscopio. Nello Shar-Pei, vista la peculiarità della sua cute, o in casi di lesioni fibrotiche tra le dita, i Demodex possono non essere ritrovati con queste metodiche ed è quindi necessario fare delle biopsie per avere la conferma della presenza della malattia.

Il trattamento della demodicosi prevede trattamenti antiparassitari, a seconda della forma clinica diagnosticata dal medico veterinario, associate ad un antibiotico se presenti anche infezioni batteriche secondarie. La terapia è molto lunga, a volte sono necessari 5-6 mesi di trattamento, e bisogna effettuare mensilmente dei controlli al fine di identificare tramite raschiati o tricoscopia l’effettiva scomparsa dei parassiti, in quanto alla ricrescita del pelo può non corrispondere la scomparsa degli acari.

Dato che la rogna rossa nelle femmine può essere scatenata dal calore, è fortemente consigliata la sterilizzazione delle cagne cui venga diagnosticata tale patologia, al fine di evitare recidive con i calori successivi o con il parto e l’allattamento; la femmina ed il maschio con demodicosi generalizzata vanno in ogni caso esclusi dalla riproduzione.

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